Direttiva Ue sulle case green: cosa ne pensano gli italiani?

L’approvazione della direttiva europea sulle case green sta sollevando preoccupazioni tra gli italiani. Lo rivela una recente indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat. In base alle risposte ottenute, si scopre che più della metà dei nostri connazionali non conosce la classe energetica della propria casa e addirittura 1,2 milioni di persone non sanno nemmeno cosa significhi questo termine. Questi dati sono preoccupanti, considerando che la nuova direttiva europea obbligherà milioni di italiani a ristrutturare le proprie abitazioni per soddisfare i criteri di sostenibilità previsti dall’Ue.

Adeguarsi sì o no?

Solo il 20% dei rispondenti ha dichiarato di essere disposto ad adeguarsi alla nuova direttiva, mettendo c’è in campo i lavori necessari per passare a una classe energetica migliore. Molto più alto il numero degli italiani che invece “nicchia” di fronte a questa possibilità. Quasi 15 milioni di persone hanno detto che lo faranno solo se riceveranno aiuti economici dallo Stato. Si tratta di un dato che non deve essere sottovalutato, soprattutto alla luce delle problematiche emerse con l’ex superbonus 110%, che ha coinvolto una platea di proprietari ben inferiore rispetto a quella che sarà toccata dalla nuova direttiva europea. Quasi 2 milioni di italiani (4,6%) hanno dichiarato di essere disposti a sfidare la legge e ad adeguarsi solo se vengono scoperti, in fase di controlli. 

Piuttosto si vende e si va in affitto

Poco meno di 1 milione di proprietari sono disposti a vendere la propria casa e andare a vivere in affitto pur di evitare la spesa della ristrutturazione. Questi dati dimostrano che è necessario un intervento dello Stato per garantire che i cittadini possano adeguarsi alla nuova direttiva senza subire un eccessivo onere economico. Inoltre, è importante aumentare la consapevolezza tra gli italiani sui temi della sostenibilità energetica e della classe energetica degli edifici, per incoraggiare la trasformazione del parco immobiliare italiano in uno più efficiente e sostenibile.

Un futuro ancora incerto 

Insomma, lo scenario è ancora poco delineato. Quello che è certo è che gli italiani, al momento, per la maggior parte non sono disposti ad affrontare lavori così pesanti sotto il profilo economico. Solo un nostro connazionale su 5, infatti, al momento ha detto di essere disposto ad adeguarsi. Che l’Europa debba aspettare?