Collezionismo: l’inflazione non spaventa gli appassionati

Lo conferma la ricerca commissionata da Catawiki a YouGov, dal titolo Il comportamento dei collezionisti in Europa: gli italiani appassionati di collezionismo, il 74% dei nostri connazionali, non sembrano temere l’aumento dei prezzi. Il 70% dichiara infatti che nel 2023 spenderà per la propria passione lo stesso budget, o anche di più. Non solo, il 44%, e addirittura il 57% tra i giovani della Gen Z, considera una collezione un buon investimento, comparabile ad altri metodi, come risparmi bancari o investimenti immobiliari. Insomma, se è vero che durante i periodi in cui l’inflazione è più alta i consumatori tendono a ridurre le spese, questo non vale per i collezionisti.

Generazioni a confronto: cosa spinge a iniziare una collezione?

Il 74% dei collezionisti afferma di possedere da una a tre collezioni, il 23% una, il 28% due, il 23% tre, e il 10% ne ha addirittura più di 5. Per gli italiani, il valore di un oggetto è determinato (48%) dal fatto che riflette la loro passione o perché ha un valore emotivo o sentimentale (36%). Se per tutti il driver principale è la passione, diverse sono le motivazioni che spingono le differenti generazioni a iniziarne una. Per Boomer e Gen X è l’influenza della famiglia, per i Millennials la cerchia di amici, mentre per i Gen Z giocano un ruolo importante celebrities/influencer e i social media.

Francobolli per i Boomer e memorabilia sportivi per la Genz Z

Si collezionano principalmente tre categorie di prodotti, monete e francobolli (22%), libri e fumetti (14%), giocattoli e modellini (10%). Quanto alle differenze generazionali, i Boomer preferiscono collezionare francobolli e orologi, i Millennials fumetti, mentre la Gen Z, più degli altri, predilige memorabilia sportivi e gioielli. Le ultime due generazioni condividono anche la passione per tutti gli oggetti relativi alla categoria ‘Intrattenimento, Carte e Giochi’. E alla domanda ‘Se avessi più soldi, cosa collezioneresti??, gli italiani non hanno dubbi: orologi (14%), gioielli o pietre preziose (11%), diamanti e libri (8%). Tra le categorie che non collezionerebbero mai, oggetti virtuali (24%) e NFT (23%).

Quanto vale una collezione?

Ogni collezione ha un valore diverso, ma in linea di massima le collezioni valgono circa 1000 euro. Per il 12%, però, tale valore è stimato tra i 5.000 e i 50.000 euro, e un 2% di collezioni vale oltre 50.000 euro. Ed è un valore che come ogni bene raro e unico tende a crescere nel corso del tempo. Il 45% ha visto infatti il valore aumentare negli ultimi anni. Di quanto? Tra il 25% e il 50% (34%), tra il 50 e il 100% (18%) e il 9% ha visto la propria collezione acquisire un valore più del doppio di quello iniziale. Le collezioni, riporta Adnkronos, oltre a essere un investimento che talvolta può generare anche buoni guadagni (per il 34% vendere oggetti delle collezioni è fonte di reddito o profitto), rende più o ugualmente dei risparmi bancari (50%), e per il 36% rende addirittura più degli investimenti immobiliari.