9 Quali sono i benefit più richiesti dai dipendenti in tempo di pandemia?

Quali sono i benefit preferiti dai lavoratori durante questo periodo di pandemia? E in tempi di crisi economica, cassa integrazione e precarietà, ha senso parlare di benefit? Si, perché si tratta di uno dei punti di forza emersi dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Metalmeccanici, approvato il 5 febbraio, che ha confermato i 200 euro l’anno di strumenti welfare. Per grandi aziende e Pmi del settore entrano quindi in gioco le contrattazioni dei benefit messi a disposizione dei dipendenti. Un’indagine condotta su 4.897 dipendenti di 8 paesi da Harris Interactive per Sodexo fa il punto proprio su quali benefit o premi vengano preferiti dai lavoratori, anche italiani, durante la seconda ondata della pandemia.

Premi immediati, food & beverage, benefit finanziari e smart working sul podio

Dall’indagine emerge quindi una sorta di classifica dei benefit più scelti di dipendenti, e al primo posto ci sono i premi immediati (34%), seguiti da quelli legati al food & beverage (24%), e al terzo posto quelli benefit finanziari e dalla possibilità di lavorare in smart working, entrambi al 23%. Al quarto posto ci sono i voucher per il pranzo (22%), seguiti dalla richiesta di assistenza medica privata (21%), la sovvenzione per i trasporti pubblici, i benefit per la salute psico-fisica, i programmi di formazione e i benefit a lungo termine (tutti al 20%), l’auto aziendale (13%), i servizi per i bambini (11%) e la carta di credito aziendale (10%), riporta Ansa.

Un confronto con la rilevazione estiva

Da registrare anche le variazioni nelle preferenze dei benefit tra le rilevazioni estive e quelle legate al post ondata autunnale. Se i premi a breve termine hanno mantenuto il primo gradino del podio al contempo hanno perso 3 punti percentuali, mentre la possibilità di lavorare da casa ha perso addirittura il 4% dei consensi, passando dal secondo al quarto posto della top 10. Un calo che ha coinvolto anche i benefit legati alla salute e al benessere, che perdendo 3 punti percentuali, sono passati dalla quarta all’ottava posizione della classifica. In crescita invece i buoni pasto (+2%), i percorsi di formazione (+2%) e la carta di credito aziendale (+2%).

Confermata la quota di 200 euro in servizi e strumenti di welfare

Ben 1,5 milioni di lavoratori hanno perciò vista confermata la quota di 200 euro in servizi e strumenti di welfare grazie al rinnovo del CCNL metalmeccanico. Una conferma che garantirà loro benefici e porterà vantaggi fiscali per le aziende. L’importanza di puntare sui flexible benefit, intesi come prodotti che migliorano la qualità della vita, può risultare utile anche per evitare la fuga di talenti. Da una recente ricerca di Eagle Hill Consulting, pubblicata da Human Resource Executive, è infatti emerso come il 58% dei dipendenti stia lavorando in condizioni di burnout e che addirittura uno su 4 stia pianificando di lasciare